Dott. Marcello Bonavita Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica

Mastectomie

Mastectomie

 

Mastectomia

La mastectomia totale prevede l’asportazione di tutto il seno, compresa la zona del capezzolo. La mastectomia semplice consiste nella rimozione di tutto il seno, mentre le ghiandole linfatiche (linfonodi) e i muscoli sotto il seno non vengono toccati. Tuttavia, alcuni linfonodi potrebbero essere asportati con il tessuto mammario rimosso durante l’operazione. Una mastectomia semplice è un trattamento adatto per es. per un DCIS (carcinoma duttale in situ) o un LCIS (carcinoma lobulare in situ)  quando sono presenti in diverse parti del seno.

La mastectomia radicale modificata asporta l’intero seno e alcuni linfonodi dell’ascella.

A volte può venir tolto qualche piccolo frammento di muscolo della parete toracica.

Una mastectomia può essere indicata nei casi seguenti:

  • il seno della paziente è piccolo e il tessuto rimanente avrebbe un brutto aspetto dopo l’intervento conservativo;
  • il tumore occupa una zona ampia del seno;
  • vi è più di una zona del seno interessata dal tumore;
  • il tumore si trova al centro del seno o direttamente dietro il capezzolo.

Se il chirurgo raccomanda la mastectomia, dovrebbe spiegare perché è necessaria. In alcuni casi è la paziente stessa a preferire la mastectomia.

Alla paziente che si deve sottoporre ad una mastectomia verrà spiegata la possibilità di ricostruzione del seno.Essa può essere fatta contemporaneamente alla mastectomia (ricostruzione immediata), oppure dopo mesi o anni (ricostruzione ritardata).
La ricostruzione ritardata può essere proposta se vi sono dei motivi medici o personali che rendono impossibile o non proponibile un intervento immediato.

 

 

 

 

 

 

Mastectomia con conservazione della pelle
(skin sparing mastectomy o SSM)

Consiste nell’asportazione della ghiandola mammaria conservando la pelle ma asportando areola e capezzolo. È seguita da ricostruzione immediata sia mediante protesi definitiva o espansore o lembo.

Consente di ottenere il risultato cosmetico migliore nei casi dove non è possibile una chirurgia conservativa ma la perdita del capezzolo rappresenta ancora una mutilazione importante per la donna anche se questo si può ricostruire in un secondo tempo.

 

 

 

 

 

Mastectomia con conservazione dell’areola e del capezzolo
(Nipple sparing mastectomy o NSM)

Consiste nell’asportazione di tutta la ghiandola mammaria fino a sotto l’areola, prevedendo l’esame istologico di almeno 1 centimetro del tessuto localizzato sotto l’areola durante l’intervento (detto esame estemporaneo). Se questo prelievo è negativo si può evitare di asportare l’areola e il capezzolo.

Questo tipo di intervento può essere proposto nelle mastectomie profilattiche in pazienti portatrici di mutazioni genetiche BRCA 1 e 2.

La possibilità di effettuare la mastectomia conservando il capezzolo e l’areola permette di migliorare notevolmente il risultato estetico.

La scelta di questa tecnica presuppone alcune condizioni determinanti:

  • Tumore invasivo o in situ non coinvolgente il capezzolo
  • Seno di dimensioni medio – piccole e con moderata ptosi (seno cadente)

Controindicazioni assolute sono:

  • Evidenza clinica o istologica di interessamento del capezzolo
  • Presenza di secrezioni patologiche dal capezzolo
  • Malattia di Paget
  • Carcinomi infiammatori

 

 

 

 

 

Mastectomia bilaterale 

La mastectomia bilaterale è una possibilità per ridurre il rischio di tumore al seno.

È di solito discussa con donne sane a rischio moderato/alto o portatrici di una mutazione genetica ma anche in donne con diagnosi di tumore al seno ad alto rischio di ricomparsa della malattia (per es. in caso di mutazione genetica).
Una ricostruzione immediata è di solito discussa quando vi è indicazione ad una mastectomia profilattica.

La mastectomia bilaterale riduce del 90-95% il rischio di sviluppare un tumore del seno ma non può annullarlo completamente.